Pulire il tartufo per la cucina

In ogni ricetta che prevede il tartufo, o anche solo per usarlo come "spezia" in un piatto semplice, in cui ha solo il compito di aggiungere il suo caratteristico sapore, è fondamentale pulire il tartufo tanto per l'igiene, quanto per mantenerne il sapore per futuri utilizzi. La pulizia è fondamentale e il processo viene spesso ricordato (o ripetuto) in tutte le ricette in cui compare questo prezioso tubero.

Il tartufo viene diviso in due tipologie principali, quello nero e più comune dal sapore più forte e quello bianco e più pregiato.

In primo luogo, per conservare al meglio il tartufo, si dovrebbe tenere chiuso in un barattolo di vetro, ben pulito ed asciutto, in questo modo si può mantenerne perfettamente intatto sapore e aroma per alcuni giorni. Un'altra accortezza è quella di avvolgerlo in un panno di stoffa (senza la forte presenza di prodotti da bucato) o in carta da cucina, insomma un materiale traspirante. In questo modo avrà il giusto grado di umidità all'interno del barattolo, che andrà poi posto in un luogo fresco; va bene anche il ripiano meno freddo del frigo. In genere, in questo modo si mantiene per 7-8 giorni. Il tartufo nero potrebbe anche essere messo in congelatore, ma a costo di parte del suo sapore.

Giunto il momento di utilizzarlo per una ricetta si passerà all'opera di pulizia. Per quanto riguarda  il tartufo bianco basta soltanto l'utilizzo di un pennellino o spazzolino a setole morbide, con cui si procederà con cura a ripulire il tartufo di tutti i residui terrosi. Anche il tartufo nero deve essere pulito con un pennellino o spazzolino ma a setole semidure, inoltre deve essere passato sotto l'acqua fredda, per aiutare l'opera di pulizia.

Il tartufo bianco, una volta ripulito, si può grattugiare con l'apposito tagliatartufi, senza cottura, su piatti crudi o freddi, in modo da preservarne al meglio l'aroma più delicato. Il tartufo nero, invece, oltre a poter essere grattugiato o tagliato sopra vari piatti freddi o crudi, può essere aggiunto anche alla cottura delle pietanze. Tra gli abbinamenti più comuni, troviamo il tartufo in ricette dal sapore delicato, abbinato a ingredienti come uova, risotti o per insaporire piatti di carne non troppo elaborati.

 

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