Piante simbionti

La micorrizia necessaria alla nascita e crescita di un tartufo si verifica a ridosso di specifiche piante. L'apparato radicale delle piante presenti in una tartufaia possono essere molto importanti nella fruttificazione dei tartufi, a volte anche senza entrare in micorriza con esse. Si parla in questi casi di piante "comari", sotto cui il micelio fungino trova le condizioni adatte alla produzione dei tartufi, vuoi per un grado di umidità favorevole o per la produzione di sostanze chimiche utili a questo sviluppo. Vediamo ora alcune piante che sono in grado di contrarre la micorriza con i tartufi di interesse commerciale e nella tartuficoltura.

 

Betulla
La micorriza è molto probabile con queste piante, soprattutto negli esemplari solitari, sotto cui possono trovarsi Tuber mesentericum, il Tuber macrosporum e il Tuber aestivum.

Carpino nero
Un buon produttore di tartufo nero che predilige terreni calcarei ricchi e freschi. Ottimo simbionte per Tuber nigrum, Tuber aestivum e Tuber macrosporum.

Castagno
Il suo apparato radicale è molto suscettibile all'infezione micorriza e viene riconosciuto tra i migliori produttori di tartufo nero, in particolare Tuber nigrum e Tuber aestivum. Non ottimale per la tartuficoltura, visto la predilezione per terreni acidi, se non come pianta "comare".

Faggio
Preferisce terreni montani leggeri, ben drenati e con un buon indice calcareo. Sviluppa micorriza con tartufi neri, soprattutto i meno pregiati, come Tuber brumale, Tuber aestivum e Tuber mesentericum, anche se potrebbe portare alla fruttificazione anche del Tuber nigrum.

Nocciolo
Utilizzato in molti vivai è anche un ottimo produttore di tartufi neri. Un vantaggio del nocciolo su altre piante risiede nell'apparato radicale ad andamento superficiale, in grado di colonizzare con forza e abbondanza il suolo. Necessita però di terreni freschi e ombreggiati con un alto tasso di umidità. Buon produttore di Tuber brumale, Tuber aestivum e Tuber mesentericum.

Noce
Come per il nocciolo, l'interesse commerciale risiede nella possibilità di coltivare tartufi insieme ai frutti di questa pianta. Pare propenso a sviluppare micorriza con Tuber aestivum e Tuber mesentericum, come del resto fa già in natura.

Pino
Sono diverse le specie di pino che riescono a sviluppare micorriza, in genere per la coltivazione di Tuber albidum. Inoltre il pino riesce a favorire la conservazione e il propagarsi dell'infezione per la tartuficoltura del Tuber nigrum.

Pioppo
Se in natura pioppo nero e pioppo tremulo sono ottimi produttori naturali di tartufi, per la tartuficoltura il discorso cambia, perché, se è vero che questa pianta è una buona produttrice di tartufo bianco, è anche poco longeva e a volte fornisce caratteri organolettici non apprezzati nei funghi che produce.

Quercia
Di certo la miglior produttrice di tartufi, con cui la simbiosi micorriza è facile e di qualità, a cui si aggiunge la longevità della pianta. Divisibili in sempreverdi e caducifoglie, ogni tipologia mostra caratteristiche particolari.
Ecco alcune caducifoglie:
- il Cerro predilige luoghi caldi e fornisce ottimi tartufi bianchi (mentre di non buona qualità quelli neri);
- il Rovere teme le gelate e non sopporta i terreni umidi ma è tra i migliori simbionti di tartufo bianco;
- la Roverella è probabilmente la pianta preferita per la tartuficoltura, grazie alla solidità e rusticità che le permettono di vivere in terreni aridi e sassosi, e soprattutto alla capacità di produrre ottimi tartufi neri, seppur presentando una certa lentezza nell'accrescimento;
- la Farnia è robusta e prolifica in luoghi freschi, buona per la crescita di tartufi neri, soprattutto il Tuber magnatum;
- la Quercia spinosa, piccola e presente nelle zone litoranee, produce tartufi abbastanza in fretta, rispetto alle altre;
- il Leccio cresce bene in terreni calcarei e per alcuni è il miglior produttore di tartufi neri. Ha però un accrescimento molto lento.

Salice
Una pianta che si presta bene a micorrizarsi sia con i tartufi bianchi che con quelli neri e predilige le zone umide.

Tiglio
Questa pianta è un buon simbionte sia per tartufi bianchi sia per tartufi neri ma, vista la predilezione per terreni profondi, dà il meglio con la produzione del Tuber magnatum.

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