Risotto al tartufo (per 4 persone)

Originario del Piemonte e Lombardia, il risotto si è ormai scrollato di dosso la sua nomea di piatto povero, diventando a tutto gli effetti un classico della cucina italiana. Una ricetta semplice e veloce (25-30 minuti stimati) da preparare, che vede il riso come protagonista ed è ormai da tempo apprezzata è quella del risotto al tartufo, amata dagli estimatori di questo prezioso fungo. I tipi di riso per questa ricetta sono il carnaroli o il vialone nano.

 

Prima si prepara a parte un litro di brodo vegetale. Il brodo dovrà essere il più delicato possibile, per non coprire il tartufo. Va benissimo anche un brodo fatto con il dado, basta sceglierne uno non molto salato.

Mentre il brodo sta bollendo, tagliate finemente 1 scalogno (come sopra, una cipolla potrebbe avere un sapore troppo forte) e mettetelo con 350 grammi di riso in una pentola, preferibilmente d'acciaio, di rame o stagno (se possibile evitate le antiaderenti o quelle in alluminio), per tostarlo con un filo d'olio extravergine d'oliva. La tostatura è importante e da questa si distingue il classico risotto: tenete il riso qualche minuto a fuoco vivo senza aggiungere altro che l'olio, finché non avrà ottenuto il caratteristico colore caramellato.

A questo punto si procede a sfumarlo con 1 calice di vino bianco, e ad aggiungere un po' alla volta il brodo, stando ben attenti a non affogare il riso nel liquido, ma continuando ad aggiungerlo solo quando questo si consuma. Dopo circa 10-12 minuti di questo processo, con il riso ancora al dente (assaggiatelo per sicurezza), grattugiate 150 grammi di tartufo nella pentola, con una noce di burro, 1 cucchiaio di olio extravergine d'oliva e parmigiano (a piacere).

Poi coprite la pentola e toglietela dal fuoco. Aspettate circa 3 minuti, poi saltate e dividete il riso con un cucchiaio, infine impiattate, aggiungendo un filo d'olio e, se fa piacere, guarnendolo con qualche fettina sottile di tartufo. Così il vostro risotto al tartufo sarà pronto per essere gustato.

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